Ho deciso di condividere un articolo che scrissi nel 2007 dal titolo “La tastiera italiana come causa di un pericoloso malcostume linguistico“. Nell’articolo mostro come la disposizione della tastiera italiana favorisca l’uso della combinazione lettera + apice in sostituzione della lettera accentata. Pur non avendo una preparazione universitaria in linguistica, decisi di scrivere questo articolo come reazione alla trattazione a mio avviso superficiale dell’argomento da parte dell’Accademia della Crusca. Ogni commento è benvenuto.
Buona lettura!
6 June 2012 at 09:54
Ho riportato il tuo interessantissimo articolo sul mio bloggo facebook. Saresti interessato ad una discussione/collaborazione ?
Lo sapevate che le mappature presenti sulle distribuzioni Linux (e.g. Ubuntu od Opensuse) permettono la scrittura di tutti i caratteri della lingua italiana con facilità ed immediatezza. Esempio: ÀÁÈÉÌÍÒÓÙÚ
Saluti,
Franco
14 February 2012 at 12:58
Non a caso da parecchi anni le mie tastiere sono tutte con il layout americano con caratteri morti (“US international” in Windows, equivalenti in X etc), anche quando fisicamente la tastiera ha su stampati quelli del layout italiano. Uno dei motivi per cui il mio primo portatile fu un Dell, una decina di anni fa, fu proprio perché la Dell era l’unica ad offrire la possibilità di scegliere una tastiera “fisicamente” americana anche comprando in Italia. Purtroppo le tastiere con layout non italiano sono sempre più difficili da reperire in Italia, che siano sui portatili o le normali tastiere a desktop.
1 November 2010 at 15:59
ottimo articolo
1 June 2010 at 08:44
Complimenti per l’articolo, molto interessante!
Per ottenere l’effetto del “tasto morto” si possono anche utilizzare delle sequenza di tasti personalizzate (ad esempio «’E» si trasforma in «È») con dei programmi come AutoHotKey (su Windows) o TextExpander (su Mac).
11 March 2010 at 20:55
Concordo anch’io con Isazi, in effetti la tastiera italiana presenta parecchi limiti soprattutto con Windows. Io comunque il problema delle maiuscole accentate l’ho risolto con il programma Microsoft Keyboard Layout Creator che permette di riconfigurare le tastiere. Per ottenere le lettere À, È, Ì, Ò, Ù è sufficiente tenere attivato il tasto CapsLock e con il tasto shift si possono scrivere le lettere Ç e É. Inoltre ho creato una serie di tasti morti per ottenere le lettere accentate di altre lingue (es. francese, tedesco, spagnolo, polacco). La cosa più paradossale comunque è che per scrivere correttamente nella nostra lingua si debba usare la tastiera spagnola oppure quella tedesca o norvgese ma non quella italiana!
7 January 2010 at 10:56
una precisazione: uso mac con sistema inglese international e tastiera international dal 1989, la strada “tasto morto” (il nome l’ho scoperto solo adesso, grazie al suo articolo) è quella normale almeno da allora… La combinazione di tasti che cita per la “E con accento grave” a me dà solo l’accento grave.
7 January 2010 at 11:18
Le scorciatoie di tastiera dipendono dalla disposizione utilizzata. In ambiente Mac OS X con la disposizione ufficiale della tastiera italiana la scorciatoia Alt + Shift + e inserisce la È. Con altre disposizioni la stessa scorciatoia potrebbe inserire altri caratteri.
Saluti.
27 October 2009 at 11:51
Un articolo molto interessante, che completa efficacemente un argomento affrontato di rado. Certo, avrei apprezzato ancora di più se avesse inviato l’articolo e le sue obiezioni anche personalmente a me, visto che cita direttamente un mio scritto del 2003 (quindi decisamente vecchio) e non in maniera troppo lusinghiera. Ma possiamo sempre rifarci, per esempio discutendone su FB 😀
27 October 2009 at 17:55
Cara Vera,
sono soddisfatto che proprio lei abbia letto e apprezzato il mio articolo. Sono però anche sorpreso da quanto scrive. Nel 2006, ben prima che io decidessi di scrivere quest’articolo, provai ad entrare in contatto proprio con lei via posta elettronica ma non ricevetti risposta. Provai allora ad entrare in contatto con l’Accademia della Crusca, e questa volta riuscii ad avere uno scambio di messaggi di posta elettronica con un suo (ex?) collega. Purtroppo il suo collega non sembrò molto aperto ad un dialogo costruttivo, ma si limitò a rispondere con tono arrogante alle mie domande, e cosí decisi di scrivere questo articolo. 🙂 Sarò ben contento di darle maggiori dettagli in privato e approfondire la discussione.
Saluti,
Alessandro
11 October 2009 at 22:23
Bell’articolo, effettivamente la tastiera italiana è una mezza schifezza.