L’Italia, o meglio, la Repubblica Italiana, dovrebbe cambiare nome in Stato della Chiesa… sí avete letto bene Stato della Chiesa, come nell’antico splendore ottocentesco.
Lo spunto per questa riflessione è la recente notizia che nel processo a Radio Vaticana, accusata di essere responsabile di inquinamento elettromagnetico che aumenterebbe l’incidenza di tumori ed altre patologie, l’emittente pontificia è stata assolta in appello. “Il fatto contestato non è previsto dalla legge italiana come reato”. Il che significa che l’attività della Radio non può essere contestata.
Ora io non voglio entrare in merito né a questioni mediche né a questioni legali, non sono competente. Non ho gli strumenti per sostenere la tesi secondo la quale l’inquinamento elettromagnetico aumenti l’incidenza di patologie terminali, cosí come non ho gli strumenti per capire come mai la magistratura abbia ribaltato una prima sentenza di colpevolezza. Quello che so è che ci sono dei limiti di legge riguardanti le potenze massime di emissione, e che questi limiti vengono abbondantemente superati da Radio Vaticana. La cosa è stata ampiamente mostrata in vari servizi di Iene, Striscia la Notizia, Report e chissà quanti altri: se ne parla da anni ormai. I vari comitati delle aree colpite da questo elettrosmog hanno presentato in tribunale innumerevoli perizie tecniche. Eppure la magistratura ha deciso di non farsi piú domande e di ristabilire come al solito il principio di intoccabilità della Chiesa cattolica.
Questo è solo uno dei tanti esempi. Si potrebbe anche parlare dell’attacco ai comici del concerto del primo maggio, dell’affossamento dei DICO, della campagna di disinformazione sull’inchiesta della BBC sul “Crimen Sollicitationis”… e tutto questo è accaduto solo nell’ultimo mese.
Il catechismo della Chiesa cattolica ricorda (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere “obbediente” e “sottomesso” ai capi della Chiesa». Volete ancora continuare ad essere sottomessi? Se la risposta è no potete sempre cancellare gli effetti civili del battesimo: trovate tutte le informazioni di cui avete bisogno qui. Io l’ho già fatto, mi sono “sbattezzato” per coerenza, e per rivendicare il mio senso di non appartenenza alla Chiesa cattolica.