Questi ultimi giorni sono stato piú impegnato del solito, poiché mi stavo preparando ad un cambiamento piuttosto significativo nella mia vita.
Fino a qualche mese fa ero ancora un semplice studente desideroso di terminare gli studi, e vivevo con la mia ragazza a L’Aquila, non lontano dalla mia famiglia. Oggi invece sono un lavoratore a tempo pieno e vivo a Bergen, in Norvegia, lontano piú di 3000 km dai miei affetti.
Perché questo cambio radicale? Dopo essermi laureato ho iniziato a ricevere diverse proposte di lavoro, tra cui un dottorato di ricerca nella mia università (senza alcuna garanzia di borsa di studio), cosí come alcuni posti da ingegnere informatico a Roma o Milano. Purtroppo accettare queste offerte avrebbe significato diventare oberati di lavoro e sottopagati, almeno per alcuni anni. Amici e colleghi continuavano a dirmi che era normale, che ci sono passati tutti. Io non avevo nessuna voglia di accettare questa prospettiva.
Fortunatamente ho ricevuto una proposta dalla Norvegia, che è di gran lunga piú gratificante di tutte le altre che ho ricevuto dall’Italia. E cosí ho preso una scelta: non completamente cosciente del passo che avrei fatto ho deciso che sarei tornato nella città che mi aveva già ospitato per un anno.
Quanto rimarrò qui? Chi lo sa… Ho voglia di girare il mondo, quindi non è detto che la Norvegia sia il Paese dove mi sistemerò, ma per il momento ci resto e prendo il meglio che mi viene offerto. Mi mancheranno diverse cose dall’Italia: la ragazza, la famiglia, gli amici, il clima, il sole, il mare, la cucina, la moto. 😉 Ma per il resto però credo proprio di aver fatto la scelta giusta. Qui ho molto da guadagnare e poco da perdere.
Addio Italia, hai perso un cervello e hai guadagnato un turista.