Questi ultimi giorni sono stato piú impegnato del solito, poiché mi stavo preparando ad un cambiamento piuttosto significativo nella mia vita.
Fino a qualche mese fa ero ancora un semplice studente desideroso di terminare gli studi, e vivevo con la mia ragazza a L’Aquila, non lontano dalla mia famiglia. Oggi invece sono un lavoratore a tempo pieno e vivo a Bergen, in Norvegia, lontano piú di 3000 km dai miei affetti.
Perché questo cambio radicale? Dopo essermi laureato ho iniziato a ricevere diverse proposte di lavoro, tra cui un dottorato di ricerca nella mia università (senza alcuna garanzia di borsa di studio), cosí come alcuni posti da ingegnere informatico a Roma o Milano. Purtroppo accettare queste offerte avrebbe significato diventare oberati di lavoro e sottopagati, almeno per alcuni anni. Amici e colleghi continuavano a dirmi che era normale, che ci sono passati tutti. Io non avevo nessuna voglia di accettare questa prospettiva.
Fortunatamente ho ricevuto una proposta dalla Norvegia, che è di gran lunga piú gratificante di tutte le altre che ho ricevuto dall’Italia. E cosí ho preso una scelta: non completamente cosciente del passo che avrei fatto ho deciso che sarei tornato nella città che mi aveva già ospitato per un anno.
Quanto rimarrò qui? Chi lo sa… Ho voglia di girare il mondo, quindi non è detto che la Norvegia sia il Paese dove mi sistemerò, ma per il momento ci resto e prendo il meglio che mi viene offerto. Mi mancheranno diverse cose dall’Italia: la ragazza, la famiglia, gli amici, il clima, il sole, il mare, la cucina, la moto. 😉 Ma per il resto però credo proprio di aver fatto la scelta giusta. Qui ho molto da guadagnare e poco da perdere.
Addio Italia, hai perso un cervello e hai guadagnato un turista.
14 April 2014 at 10:47
Ciao a tutti li Italiani .Io sono nato in Albania e o visuto li per 19 ani e direi che mi manca molto .Sono trasferito in Norvegia da tre mesi , e dire la verita preferisco sistemarmi qui perche sono molte oportunita per la vita e per i nostri figli. Cosa vi poso dire non e facile spostarsi però vale la pena .Prima di tutto sapere l inglese , fornirvi gia con un curriculum di una vostra professione tipo di lavoro e della vostra profesione , tipo di studi che avete fatto insomma curriculum di presentazione. Tipo di lavoro che viene eseguito qua a fine mese viene percepito la busta paga pulita , perche le tasse vengono trattenute direttamente dal stato. Le case costano a partire da 10’000 kroner e in su .e poi la vita costa un po più di Italia pero chi sa vivere si trovera bene .Arivati qui dopo capirete da soli tuto come funziona. Vi saluto cordialmente e buona fortuna.
15 February 2014 at 17:15
Ciao a tutti gli italiani a bergen, io sono arrivato oggi e ci starò per 7 giorni a fare un corso, se qualcuno ha voglia di prendersi un caffè e raccontarmi un pò com’è vivere qui io sarei molto contento. Scrivete a studio@rajancraveri.it e questo è il cell 3333270603
20 September 2013 at 00:16
Ciao alessandro…mi daresti una mano a sistemarmi li?…qui sono disoccupato ed ho mglie e figlia…
Sono disperato credimi…
1 November 2012 at 09:15
Ciao Alessandro me poi dire Como es la gente Il norvegese
6 April 2012 at 18:32
Ciao! Io sono qua da un anno e sinceramente mi trovo abbastanza bene, quello che mi manca sono le persone, amicizie. Lavorando tanto, purtroppo non riesco a trovare delle persone con cui conoscermi, girare ecc…Se sei interessato, sarei molto felice di conoscere qualcuno dalle nostre parti e incontrarmi per un caffè! Scrivi pure.
5 November 2011 at 18:19
Ciao, alessandro, sono un informatico, vorrei intraprendere la tua stessa strada, mi puoi dare qualche dritta?
2 February 2011 at 09:31
Questo paese bigotto alla fine ti rompe i coglioni. Bravo, hai fatto bene. Torna soltanto quando riapparirà qualche barlume di dignità.
28 December 2010 at 17:59
Saluto tutti o quasi… Qualcuno per favore mi contatti al più presto, ho estremo bisogno di lavorare e scelgo anch’io la Norvegia, per ovvie e concrete ragioni. Sono disposto a partire immediatamente e vivere lì lavorando da 24 mesi a oltre, preferibilmente nel mercato ittico (mi hanno accennato qualcosa). Mi occorrebbero proprio quei 2000 euro mensili e oltre incluso vitto e alloggio. Le difficili condizioni climatiche sia pure l’adattarsi ad un sociale e ambiente lavorativo proprio diverso da quello tricolore… non mi spaventa minimamente. Qualcuno mi dia un contatto diretto. Vi ringrazio molto.
Ottima scelta Alessandro R. condivido!!
Giancarlo
mail: bndgnc at live dot it
31 October 2008 at 02:56
Voglio solo dire a quelle persone che ti hanno offeso…siete i tipici italiani medi lamentosi. Proprio quelli che si lamentano e non fanno nulla in quanto cagasotto.
Io mi ci sono trasferito a Bergen e ci vivo tutt ora…la migliore scelta di vita…qualcuno ti ha scritto del bel paese…io qua per fare lo stesso lavoro dell Italia prendo € 3000…ma alla fine il gaiser se lo prendono in culo quelli che restano in Italia come l idiota che lo ha scritto.
Vai che sei un grande
9 September 2008 at 21:00
ce lo si può permettere fino a quando non si intacca la salute.
21 July 2008 at 14:48
Ciao.sono Paolo, sono tornato ieri dalle Lofoten.Mi sono innamorato dei luoghi e delle persone che ho visto. Un paradiso che non credevo potesse esistere. Da tempo sto meditando di lasciare l’Italia e trasferirmi all’estero. Per caso hai qualche dritta da darmi?
In bocca al lupo e complimenti!
20 July 2008 at 17:20
Ciao, sono Calogero Marino un dottorando di ricerca dell’Università di
Palermo che insieme ad altri due colleghi( un altro ragazzo ed una
ragazza) sarà a Bergen dal 16 agosto alla fine di novembre per
seguire
un master.Ti scrivo per chiederti un aiuto nella ricerca di un
alloggio
per noi tre per il periodo suindicato in quanto tutte i canali da noi
interpellati( fantoft,altri ostelli gestiti dalla sib, appartamenti
in
centro) ci hanno dato risposte negative.In particolare ti chiediamo
la
cortesia, ove possibile, di informarti se ci sono appartamenti di
studenti che locano delle stanze per 3 mesi, ovvero di fare un
passaparola, o di indicarci qualche contatto locale.
Te ne saremmo infinitamente grati, visto la situazione delicata in
cui
ci troviamo.
Per qualsiasi novità puoi contattarci a questi indirizzi
calomarino@tiscali.it
fedeco49@hotmail.com
27 November 2007 at 15:37
Buongiorno, sono Sabrina, complimenti per la scelta presa! Scrivo perche’ e’ mio sogno trasferirmi in Norvegia con la mia famiglia ma purtroppo non so da che parte iniziare. C’e’ tantissima volonta’, e tanta sicurezza nel trasferimento ma non avendo contatti non so come e’ la vita cosa potrei fare per trovare lavoro innanzitutto. Aspetto una risposta grazie Sabrina e fam
22 November 2007 at 22:38
eh hai lasciato la tua ragazza, la tua famiglia, i tuoi affetti per i soldi?
ne valeva davvero la pena?
22 November 2007 at 17:01
Complimenti per il coraggio
Ho visitato Bergen qualche anno fa e purtroppo mia moglie ha avuto una emorragia sulla retina (grazie al cielo quasi completamente riassorbita) .Sono stato costretto dalle circostanze a visitare l’ospedale regionale a Bergen ed in 6 ore (dico 6 ore) ho avuto una assistenza diretta da parte del locale primario di oculistica.
Tutto estremamente professionale veloce e sopratutto amichevole.
Anche da noi abbiamo strutture efficienti ma questo se non ho inteso male era una specie di policlinico universitario e se lo paragono ai nostri …
Dimenticavo al tempo non avevo l’E111 (un modulo che serve per avere assistenza sanitaria nei paesi UE) e ho pagato un ticket di ben 100 € che sono nulla rispetto all’assistenza avuta.
Nella iella sono capitato bene.
Ma se capitava da noi in Sicilia che cavolo potevo aspettarmi ???
In bocca al lupo
21 November 2007 at 00:02
Leggendo i tuoi pensieri sconnessi ti pongo un quesito..
Se per caso nei tuoi prossimi viaggi vai in Islanda perchè non ti infili un geiser nel culo e calcoli le atmosfere????
Potrebbe essere la soluzione x una nuova fonte di energia pulita… sempre che la mattina tu faccia regolarmente un bidet… oddio a Bergen a bagni non siete messi bene… solo nel BEL PAESE esisite tale sanitario… di conseguenza la tua energia “pulita” non sarebbe tale.
Ringrazio da parte del popolo dei piccoli cervelli e auguro che te e i tuoi amici scappiate in ogni angolo della terra…
Buon colcolo
9 November 2007 at 17:40
ciao cugino, spippolando nel web ho trovato il tuo blog ed è un piacere scriverti, visto il radicale cambio di vita che hai scelto.
non posso far altro che appoggiarti in questa tua scelta, visto che anche io, per un anno e qualche mese, ho avuto una bella ffinità con un paese scandinavo e ne ho apprezzato la cultura e tutto il resto.
non so quando leggerai questo mio intervento,ma puoi benissimo rispondermi al mio indirizzo mail.
ciao e non mollà!!
26 October 2007 at 17:23
hai fatto bene…forza…
PS: puoi darmi qualche dritta perfavore? hai fatto tu richiesta o ti hanno trovato loro? come?
1 October 2007 at 14:40
“qui ho molto da guadagnare e poco da perdere.”
O forse hai tutto da perdere, prima fra tutte la tua identità.
Non si fa l’italiano all’estero, ti sentirai sempre e solo un ospite e rimpiangerai quello che hai lasciato.
Per il resto, da tuo pari, comprendo e condivido il tuo senso di disagio professionale.
25 November 2013 at 21:27
Ma infatti fare l’italiano all’estero e` il miglior modo per non integrarsi. Quando si fa una scelta di questo tipo si va per prendere il meglio del paese che ti accoglie, portando il meglio del paese da cui vai via. In questo modo non sarai solo un ospite ma un cittadino.
30 July 2007 at 13:16
Condivido pienamente ciò che hai espresso nel tuo articolo, come tu ben sai il problema alla fonte in Italia è culturale: da ciò deriva che in tutto e per TUTTO si fa politica, si applicano logiche MAFIOSE e si fa di tutto per non essere felici…
A tale proposito vorrei citare la tua frase “trasferirmi a Roma o Milano per lavorare in una delle tante società di consulenza informatica” hai ben capito che il marciume in Italia è generalizzato (astenendoti da inutili campanilismi) e che il gioco non varrebbe la candela! Oltretutto non ti gioverebbe vivere in una città quale Milano provinciale e all’insegna della superficialità…ma non mi dilungo su questo.
Personalmente ritengo, al di là del lavoro, che i primi mesi sono sempre i più preziosi da sfruttare per poter costruire una buona vita sociale dalla quale deriva in primis la qualità della vita! Poi in Norvegia come pure gli altri Paesi scandinavi sono fiducioso sul fatto che abbiano uno spirito di aggregazione che in Italia è impensabile…certo mi rendo anche conto che per un Italiano non è sempre facile ambientarsi ma spesso dobbiamo faticare un po’ per far capire di che pasta siamo fatti e che quindi NON siamo i “soliti Italiani”